Il settore della cura dei capelli in Italia si presenta dinamico e diversificato, caratterizzato da investimenti significativi in ricerca, sostenibilità e cosmetica professionale e da una competizione che coinvolge sia i marchi retail sia i saloni professionali. Con un Digital Competitiveness Index al 59% (categoria Medio), il mercato mostra una base digitale consolidata ma con ampi margini di crescita, dove l’innovazione formulativa e l’omnicanalità si traducono in strategie digitali differenziate tra i player analizzati.
Performance digitale generale
La graduatoria complessiva mette in evidenza leader come Collistar (76%) e Wella (75%) che combinano punteggi elevati nelle dimensioni di marketing, social e analytics, segnalando una capacità integrata di attrazione e gestione del cliente digitale. Numerosi marchi si collocano in una fascia intermedia di competitività, il che indica una distribuzione di investimenti digitali non omogenea: alcuni player eccellono in visibilità e marketing, altri in capacità analitica o social, definendo un panorama competitivo dove la differenziazione digitale può diventare vantaggio strategico.
Traffico e pubblico
I volumi di traffico evidenziano differenze significative: Wella guida con oltre 808mila visitatori stimati mensili, seguita da Moroccanoil e Freshly Cosmetics, mentre la media campionaria si attesta su circa 87mila visitatori mensili e 2,90 pagine viste per visita. La composizione del traffico — 51% da ricerca organica, 34% diretto e solo 5% da social — sottolinea l’importanza della SEO e del posizionamento organico come primo canale di acquisizione, mentre i social svolgono un ruolo più orientato all’engagement che alla generazione diretta di visite. Il pubblico è prevalentemente femminile (71%) e concentrato nelle fasce 25-54 (circa 69% complessivo), un dato che orienta contenuti e comunicazione verso target adulti interessati a prodotti di cura e trattamenti professionali.
Distribuzione commerciale e e‑commerce
La rete di vendita digitale mostra un’elevata presenza sui marketplace: il 100% dei brand è presente su Amazon, mentre il 66% dispone di un e‑commerce diretto, evidenziando una strategia di canale mista tra marketplace e vendita proprietaria. Marchi come Nashi Argan (46 distributori rilevati) e Previa (44) mostrano forte penetrazione retail online, con piattaforme come Notino.it e Hair Gallery tra i distributori più ricorrenti. Questo contesto richiede alle aziende competenze di gestione prezzo, disponibilità e visibilità su canali terzi oltre che capacità di integrare l’esperienza proprietaria per fidelizzare il cliente.
Esperienza utente e performance tecnica
Dal punto di vista dell’esperienza digitale, emergono prime posizioni di ranking per Wella, Schwarzkopf e Jean Paul Mynè, ma i dati tecnici rivelano criticità specifiche: la velocità media è di 2,7 secondi su desktop e 8,2 secondi su mobile, mentre la conformità ai Core Web Vitals è soddisfatta per circa il 49% dei siti desktop e solo per il 22,9% dei siti mobile. La frattura tra desktop e mobile e la prevalenza di valutazioni di usabilità medie suggeriscono che migliorare le performance mobile e la conformità ai Core Web Vitals sia essenziale per ridurre l’abbandono e aumentare il potenziale di conversione sui canali mobili, oggi predominanti nella navigazione consumer.
Marketing e social
Le attività di acquisizione e comunicazione premiano player come Davines, Wella e Moroccanoil, ai vertici del ranking marketing grazie a mix di PR digitali, SEO e advertising. Le fonti di digital PR più citate (Estetica.it, Il Sole 24 Ore, ELLE) e le elevati punteggi SEO di brand come Emsibeth indicano un investimento diffuso in visibilità editorial‑search. A livello social, le medie follower mostrano una base rilevante su Facebook e Instagram, mentre i tassi di engagement sono marcati su TikTok (27%) e YouTube (24%), segnalando che i contenuti video possono ottenere forti interazioni pur su audience più contenute. Creatività con visualizzazioni multiple milioni, come gli esempi di Schwarzkopf e Jean Paul Mynè, confermano l’efficacia di campagne video e contenuti storytelling per costruire notorietà e coinvolgimento.
Analitica e tecnologia
Le capacità analitiche risultano più sviluppate in marchi come Davines, O‑way e Diego Dalla Palma, che primano nella comprensione del customer journey e nell’adozione di strumenti di tracciamento. Tra le tecnologie rilevate, Open Graph, Google Tag Manager e Google Analytics sono le più diffuse, a testimonianza di una base comune di strumenti per marketing e monitoraggio; il panorama CMS ed e‑commerce è invece frammentato, con WordPress presente nel 54% dei casi e piattaforme come Shopify e soluzioni custom per il commercio digitale, il che riflette scelte tecnologiche eterogenee in funzione di dimensione e strategia aziendale.
In sintesi, il settore haircare italiano mostra una solida presenza digitale con leader che combinano efficacemente marketing, social e analytics, ma al contempo presenta criticità tecniche soprattutto su mobile e ampi margini per consolidare l’e‑commerce diretto e ottimizzare la customer experience digitale per aumentare conversioni e fidelizzazione.